Un incubo, specialmente per chi abita in pieno centro cittadino e non ha buoni rapporti con i vicini di casa.
L’abbaio insistente è tra le problematiche più frequenti, soprattutto per il “cane urbano” ed è il meno tollerato, proprio per questo generalmente viene richiesto un intervento immediato.
A volte in poco tempo si riesce a risolvere il problema, a volte serve più pazienza.
A determinare le tempistiche, come sempre, è il cane e la causa che innesca il comportamento, dato che anche in questo caso si parla di un sintomo, volto a manifestare un disagio.
Chi manifesta più frequentemente questa problematica è generalmente il proprietario - cittadino, soprattutto se abita in condomio ed ha urgenza di sistemare la questione "cane che abbaia senza sosta".
Consideriamo la legge in questione.
E' vero che il cane non può abbaiare? No, non è vero.
E' vero che il cane ha il diritto di abbaiare? Si, tuttavia non può farlo ininterrotamente a tutte le ore del giorno.
La legge in tal senso ha ricercato il buon senso, lasciando tre limiti che vadano a tutela del sonno, diritto sancito dall'art.32 della Costituzione.
Questi vincoli sono:
- limite di inquinamento acustico;
- limite di umana tollerabilità;
- limite di rispetto di occupazione e riposo delle persone.
Vengono dunque definite le fasce orario all'interno delle quali è necessario fare attenzione:
- dalle ore 13 alle ore 15 il suono concesso è pari a 5 decibel;
- dalle ore 22 alle ore 6 il suono concesso è pari a 3 decibel;
- dalle ore 6 alle ore 8 il suono concesso è pari a 5 decibel.
Avere un cane che abbaia con frequenza ed assiduità all'interno di queste fasce orarie, espone il proprietario alla denuncia di "Reato di disturbo della quiete pubblica", definito dall'articolo 659 del Codice Penale.
Affinchè vi siano gli estremi per tale denuncia è necessario che il cane abbai ininterrottamente, o abbai per molto tempo consecutivo, o nelle ore di riposo sopraelencate.
Se il cane abbaia ogni tanto, anche per minuti consecutivi, non è reato e non vi può essere lamentela.
Da ricordare inoltre che i regolamenti condominiali non possono vietare il possesso di animali domestici.
Fatta questa prima premessa, è chiaro che il proprietario che si trova a vivere una situazione del genere è sommerso dall'ansia della denuncia imminente ed è costretto ad organizzare la vita, condizionato dal comportamento del cane, affinchè qualcuno rimanga sempre in compagnia del cane.
E' una sorta di trappola dalla quale è difficile uscire, perchè i tempi di cessazione dell'abbaio - soprattutto se patologico - non sono così immediati.
L'abbaio è inoltre un comportamento che rischia, a lungo andare, di diventare per il cane autogratificante, trasformandosi in una vera e propria esigenza psichica e non più un comune mezzo comunicativo.
Cosa è utile fare nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una situazione del genere:
- munirsi di telecamera e controllare il cane mentre è da solo; è fondamentale per capire l'intensità dell'abbaio, la frequenza, la costanza, e (soprattutto) per valutare l'attendibilità del vicino di casa. Molto spesso la percezione dell'abbaio del cane cambia a seconda della giornata. Quando si dice che un cane abbaia continuamente, bisognerebbe valutare la freschezza delle corde vocali. Se l'abbaio non è rauco, ma è limpido, il cane non può avere abbaiato ininterrottamente.
- rivolgersi ad uno professionista cinofilo esperto in recupero comportamentale per valutare le cause che spingono il cane ad abbaiare e se l'abbaio è già in forma patologica psichiatrica.
Per evitare di ritrovarsi in una situazione simile, ecco alcuni consigli utili da seguire:
1) abituate il cane fin da cucciolo alla solitudine, anche se siete in pensione o se avete molto tempo da dedicargli. La vita è imprevedibile ed è sempre consigliabile dare al cane tutti gli strumenti per poter affrontare il futuro senza doversi reinventare da adulto;
2) creargli un suo spazio dentro casa, lontano dall'ingresso, dove ci siano pochi rumori e possa stare tranquillo, soprattutto per cani "sentinella" come i Volpini di Pomerania;
3) farsi seguire da un educatore cinofilo/addestratore per costruire una relazione sana e garantire al cane un adeguato stile di vita consono alla razza e alle attitudini genetiche;
4) canalizzare le sue doti, senza inibire i comportamenti che le manifestano, causando frustrazione e sconforto nel cane.
L'abbaio è generalmente affiancato da altri comportamenti sgraditi, quali i bisogni in casa e la distruttività.
ERIKA STRIULLI ADDESTRAMENTO CANI ED ACCADEMIA FORMATIVA CINOFILA
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