Addestramento sportivo del cane

Metodi esercizi educazione dell'addestramento sportivo


Dopo qualche anno passato ad osservare cani in ambito educativo e rieducativo ho scelto di intraprendere la strada formativa dell’addestramento sportivo.


Le motivazioni che mi hanno spinta ad andare oltre i limiti che l’educazione semplice manifesta sono molteplici: senz’altro ha influito il mio passato da atleta professionista, contrassegnato da emozioni intense, per non dire estreme, e costante desiderio di mettersi alla prova.

Già la sola idea di poter essere “squadra” con il mio cane faceva accrescere in me un entusiasmo incredibile.

Fin dal principio infatti le prove di lavoro e le gare sportive di alto livello hanno suscitato in me grande fascino, ma anche un senso di pace interiore nel vere cani veramente realizzati ed esaltati in tutte le loro qualità.

L’idea di preparare un cane, portarlo ad esprimersi al massimo di ciò che è, facendolo sentire totalmente appagato nelle suo doti e nelle sue caratteristiche – il tutto affiancandolo da conduttore creando binomio – credo sia un’esperienza unica.

Tuttavia a dare la vera e propria spinta verso la formazione addestrativa, come accennato sopra, sono stati proprio i percorsi educativi e rieducativi.


L’osservazione costante di cani e proprietari mi ha portata spesso a due considerazioni:

  1. A quasi tutti i cani che intraprendono un percorso educativo, o rieducativo, mancano competenze;
  2. A quasi tutti i proprietari che hanno difficoltà nella gestione del cane nella vita quotidiana manca carisma e credibilità agli occhi del cane stesso, facendolo sentire solo ed incompreso;

da questi due punti è nata la voglia, ma anche l’esigenza, di sviluppare l’ambito addestrativo sportivo come punto d’unione tra le criticità appena descritte.

Ma, parlare banalmente di addestramento rischia di essere fuorviante, poiché spesso la visione che ne deriva è quella di un cane sottomesso, che deve obbedire agli ordini come uno schiavo.

Se anni fa la cinofilia stessa spingeva per questo tipo di immagine, la cinofilia moderna e i costanti studi effettuati dai professionisti del settore hanno completamente ribaltato la metodologia di lavoro classica, caratterizzata da forzature e coercizioni di ogni tipo.

Il significato profondo quindi dell’addestramento non è quello di rendere un cane “obbediente”, come fosse un suo dovere fare a prescindere tutto ciò che noi gli chiediamo.

Addestrare significa rendere destro, creare competenze, abilità.

Addestrare significa fare insieme, imparare a conoscersi e misurarsi.

È compito dell’addestratore creare un sistema di lavoro che porti il binomio ad esprimersi al meglio, tenendo al primo posto assoluto l’autovalorizzazione del cane, che non dovrà mai essere intaccata.

Avendo il forte desiderio di costruire il mio lavoro seguendo questa filosofia, dal 2021 la mia formazione addestrativa, sia come preparatore, sia come conduttore, è iniziata alla Devil’s Liar School di Ivan Farinazzo, a Verona, dove ancora, a distanza di anni, continuo a tornare per proseguire gli studi.

Al di là dell’obiettivo finale, ossia l’autonomia nella formazione del binomio da IGP, disciplina madre ed estremamente complessa dell’utilità e difesa - dove regnano Pastori Belga Malinois, Pastori Tedeschi, Dobermann, Schnauzer Giganti, Rottweiler, Boxer e Pastori Olandesi – l’intento è quello di capire a fondo una regia apprenditiva dove le doti caratteriali sono la risorsa principale nella costruzione del lavoro.

Penso che la credibilità di un professionista passi non solo dalle sue competenze, ma anche da quanto crede nel lavoro che svolge e nel modo in cui lo propone.

Riconoscersi nel proprio lavoro è l’unico modo per essere sempre sé stessi, con spontaneità ed onestà, in primis verso il cane.

Al centro del nostro lavoro, quindi, abbiamo messo il cane, unico vero protagonista assoluto.

Questo è il nostro modo per dimostrare tutta la nostra gratitudine e tutto il nostro amore verso un animale speciale, che da millenni ci affianca ininterrottamente quasi fosse parte integrante della nostra evoluzione come specie, e che meriterebbe di essere considerato sempre per ciò che è: un maestro dal quale imparare.


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