L’adolescenza nel cane, proprio come accade alla nostra specie, è il periodo in cui viene raggiunta la maturità sessuale, per cui a livello comportamentale entrano in gioco anche fattori ormonali.
In questa fase l’individuo inizia a “testare” il mondo - soprattutto il maschio - cerca di capire quale sia la sua collocazione gerarchica e quanto sia affidabile chi gli è attorno.
Se la prima parte di vita è stata vissuta all’insegna dell’equilibrio, esso sarà l’elemento chiave volto a stabilizzare la fase ormonale.
Al contrario, nel caso in cui ci fossero state delle mancanze, degli errori relazionali o dei traumi, il cane sarà incline ad allontanare tutto ciò che gli ha recato disagio o che sente di aver subito, poiché da cucciolo era incapace di reazione.
È proprio in questa fase evolutiva, infatti, che iniziano i primi comportamenti aggressivi finalizzati, ossia non più semplicemente per reazione a qualcosa, bensì voluti intenzionalmente dal cane stesso.
La frase più frequente del proprietario di un cane adolescente è “non lo aveva mai fatto prima”.
Ed è proprio così.
È una fase di transizione in cui l’individuo ha un assoluto bisogno di comprensione, ma anche di fermezza e chiarezza.
ADOLESCENZA NEL CANE MASCHIO E NEL CANE FEMMINA, CI SONO DIFFERENZE?
Assolutamente sì.
Nel cane maschio prendono il sopravvento componenti quali la competitività, il conflitto, la difesa territoriale, il possesso ed il confronto; valuta ciò che può pretendere dal mondo, se serve usando anche comportamenti “prepotenti”, coadiuvati da un’importante forza fisica, soprattutto nei cani di medio grandi dimensioni.
Inizia a svilupparsi il senso del “rango sociale”, avvertono la trasformazione fisica e la forza che ne deriva, cercano costantemente il confronto per misurarsi, capire chi sono e quanto valgono.
Al contrario, la maturità sessuale femminile porta ad una maggiore consapevolezza, pacatezza, voglia di condivisione e soprattutto sviluppa in modo definitivo la capacità di accudimento.
Vi è dunque più responsabilità e tranquillità nei soggetti femminili, anche se non bisogna mai scordare che proprio la femmina è capace di un utilizzo estremo dell’aggressività, cinicamente lucido e calcolato, quindi destinato a grossi danni.
QUANTO DURA L'ADOLESCENZA NEL CANE?
Dipende, non c'è un arco temporale ben definito.
Tendenzialmente i cani di piccola dimensione entrano in adolescenza più precocemente rispetto ai cani di grandi dimensioni, per restarci meno tempo.
Al contrario, i cani di grossa mole sembrano avere uno sviluppo ormonale più tardivo e mantenere lo status "adolescenziale" per più tempo, prima della maturazione vera e propria.
All'incirca l'adolescenza nel cane di piccola dimensione può iniziare tra il 5° ed il 6° mese, per terminare attorno all'anno o poco oltre.
Per i cani di grande dimensione l'adolescenza può iniziare anche verso il 7° - 8° mese, per terminare attorno ai 18 - 20 mesi.
Le statistiche interne al momento ci dicono che per la maturità femminile - fermo restando l'aspetto estremamente soggettivo dell'individuo - tende ad avvenire con il secondo calore, per questo motivo, se non ci sono diverse indicazioni veterinarie legate ad un aspetto fisico, non consigliamo mai la "sterilizzazione" femminile (se necessaria) prima del secondo o terzo calore, per consentire al cane di raggiungere consapevolezza anche grazie al processo ormonale naturale.
Per le femmine, non sempre il primo calore è facile da riconoscere, capita di frequente il calore cosiddetto "silente".
Nel maschio un primo indicatore visibile facilmente è l'alzata della zampa per l'urinazione.
E' STATO "PERSO" TUTTO IL LAVORO EFFETTUATO IN PRECEDENZA?
Decisamente no.
L'adolescenza è la cartina tornasole di quanto costruito in termini di relazione con il cucciolo nei mesi antecedenti a questa delicata fase evolutiva.
Dal punto di vista comportamentale, soprattutto nel maschio, vi è quasi sempre un "peggioramento", legato al desiderio del cane di testarsi, misurarsi con le persone attorno a lui e con l'ambiente che lo circonda.
Cambia la consapevolezza psicofisica, quindi avviene una reale rivalutazione del mondo.
Nulla di diverso rispetto a quanto accade all'essere umano.
Il cane va sostenuto e supportato, compreso ed affiancato, lasciandogli - con i dovuti limiti - il diritto di "fare l'adolescente".
Entrare in competizione ed inibire i comportamenti potrà solo creare conflitto relazionale, sistema ideale per distruggere il rapporto con il futuro cane adulto.
Se il rapporto costruito con il cucciolo nei primi mesi di vita è stato costruito in modo corretto, il comportamento in adolescenza avrà una leggera e fisiologica "discesa", per poi risalire in breve tempo.
Se il rapporto costruito con il cucciolo nei primi mesi di vita è stato costruito in modo scorretto, l'adolescenza porterà in risalto i conflitti creati in precedenza - che il cucciolo ha avuto modo solo ed esclusivamente du subire - allontanando ulteriormente cane e proprietario.
ERIKA STRIULLI ADDESTRAMENTO CANI ED ACCADEMIA FORMATIVA CINOFILA
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