Forse tra le esperienze più divertenti da condividere con il proprio cane c’è proprio l’attività in acqua.
Fuori dagli schemi, fuori routine, sia per noi che per lui/lei.
L’elemento acqua è particolare per il cane, non tutti possiedono nel bagaglio genetico uno spiccato talento acquatico.
Vi sono indubbiamente razze più portate per questo tipo di lavoro e razze che possiedono altre doti naturali dove si sentono più a loro agio.
Tuttavia negli ultimi anni sono stati moltissimi i binomi che si sono messi alla prova nei lavori di acquaticità, condividendo momenti di crescita e di benessere assieme al cane, come sempre protagonista assoluto dei percorsi.
Anche all’interno di razze considerate “acquatiche”, come Labrador Retriever, Golden Retriever, Lagotti Romagnoli, Barboni, Terranova, vi possono essere soggetti che non apprezzano particolarmente l’ingresso in acqua; così come all’interno di razze considerate meno “acquatiche” abbiamo avuti grandi, ed emozionanti, sorprese: Pastore Belga Malinois, Pastore Olandese, Cane Corso, Bouledogue Francese, Collie, Segugio, Pastore Tedesco, Husky.
Questo ad indicare che prima di poter effettuare una concreta proposta di lavoro dovrà prima essere effettuata una valutazione del cane sia a terra, sia in acqua, senza dare nulla per scontato.
Moltissimi cani abituati ad entrare ed uscire dall’acqua in autonomia, non sempre dimostrano la stessa sicurezza quando viene chiesto loro di “lavorare”, e quindi concentrarsi e comprendere, assieme al proprietario dentro all’acqua.
Lavorare insieme e diventare un tutt’uno richiede tempo, conoscenza, sostegno ed empatia.
Il lavoro quindi è strettamente individuale e viene costruito passo dopo passo su misura del binomio.
In generale il cane impara a nuotare assieme al proprietario, che sarà l’unico punto di riferimento assoluto, anche in presenza di altri cani.
Vengono inseriti, quando possibile, esercizi di riporto e richiamo, sia all’interno dell’acqua, sia con cane in acqua e conduttore a riva.
Si insegna al proprietario ad essere una sicurezza per il cane ed a garantirgli il giusto riposo e relax insieme, sempre all’interno dell’acqua.
In caso di soggetti dotati di una acquaticità genetica spiccata può essere intrapreso il percorso per il “Soccorso Nautico Sportivo”.
Il percorso prevede una prima parte di obbedienza a terra, che metta in evidenza il controllo del conduttore sul cane e la capacità concentrativa del cane stesso, per poi passare alla seconda parte di lavoro in acqua.
Vi sono più livelli, ad ogni livello le difficoltà addestrative aumentano.
ERIKA STRIULLI ADDESTRAMENTO CANI ED ACCADEMIA FORMATIVA CINOFILA
SOCIETA' SPORTIVA DILETTANTISTICA A RESPONSABILITA' LIMITATA SIGLA: ERIKA STRIULLI A.C.A.FO.C. S.S.D. A R.L.