Senza ombra di dubbio tra i problemi più sgradevoli per i proprietari insieme ad aggressività ed abbaio insistente c'è quello del cane che sporca in casa. I bisogni in casa sono frequentissimi e normali all’arrivo del cucciolo (60gg), un po’ più preoccupanti nel cane adolescente o adulto. Nessun cane con alle spalle un percorso di crescita corretto è propenso a sporcare il luogo in cui vive, a volte anche il giardino non è considerato dal cane ambiente da “contaminare”.
Fatta eccezione quindi di cuccioli, cani anziani o cani con problematiche fisiologiche diagnosticate dal veterinario, alla base c’è un problema di cui i bisogni in casa sono solo il sintomo. Per poter risolvere la problematica è indispensabile risalire alla causa, che potrà essere riconosciuta solo attraverso un’attenta anamnesi e ad una valutazione del cane, che tenga quindi in considerazione dell'età fisiologica del cane stesso, dell'ambiente in cui vive, del suo bagaglio di esperienze e delle dinamiche relazionali instaurate.
Ma andiamo per gradi.
Abbiamo appena preso un cucciolo, supponiamo abbia almeno 60 giorni, come previsto per legge. Il nostro cucciolo è appena stato separato da mamma e fratellini, cambiando completamente ambiente. Si trova dunque in un luogo sconosciuto, senza riferimenti, inserito all'interno di un nuovo "branco misto" che non conosce.
Generalmente il cucciolo, se preso in allevamento, ha vissuto i primi due mesi di vita all'interno di un box con tutta la cucciolata, alternando momenti di sonno e tranquillità a momenti di gioco anche in ambiente esterno, con cani adulti, seguito dall'allevatore. Il nostro cucciolo quindi non conosce l'ambiente "casa", e arriva da una situazione dove sporcare e fare i bisogni non era un grosso problema, ci pensavano mamma e l'allevatore a pulire. Risulta normale che il cucciolo abbia bisogno di tempo per capire come funzione la nuova vita.
Come fare per aiutarlo? Ecco alcuni consigli:
I cani sono in grado di fare pensieri coscienti di primo livello, non hanno quindi la capacità di ragionamenti complessi, tipici dell'essere umano, come il "dispetto". Alla base, nel caso del cucciolo, c'è semplicemente una nuova routine da imparare, un nuovo ambiente da conoscere ed una tempistica fisiologica da rispettare. Nel caso in cui il cucciolo non sia stato preso in allevamento, non cambia il procedimento di inserimento nel nuovo ambiente.
Al di là del passato vissuto, che può portare traumi o mancanze, un cucciolo ha l'elasticità mentale per poter incamerare e fare propria la nuova esperienza.
E' scientificamente provato che il cervello del cucciolo ha una variazione di forma e di dimensione tra i 4 e gli 8 mesi, a seconda delle esperienze che andrà a vivere, si è quindi in tempo a raddrizzare una vita che può essere partita nella sofferenza e nel dolore.
Siamo in un'altra fase di vita, il cane fisiologicamente è perfettamente in grado di trattenere i bisogni e di esserne cosciente. Le motivazioni per cui il cane sporca in casa a questo punto hanno prevalentemente due radici:
Nel primo caso si parla di rieducazione comportamentale ai bisogni. Il lavoro può avere anche lunga durata, a seconda del profilo caratteriale del cane in questione. Lavorare su questo aspetto significa cambiare delle abitudini, dei privilegi, che il cane sente come acquisiti, quindi vi sarà un'alta probabilità di ostruzione comportamentale da parte del cane stesso. Se, ad esempio, fosse necessario restringere gli spazi del cane all'interno dell'appartamento, il cane potrebbe non essere "d'accordo". E' molto importante, soprattutto nei primi 15-20 giorni, la fermezza e la coerenza dei proprietari, affinchè disinneschino la "protesta".
Il secondo caso è quello più complicato e, purtroppo, più frequente. Il rapporto cane - proprietario porta il cane ad utilizzare lo strumento marcatura all'interno dell'ambiente casa per comunicare.
Ricordo ancora una volta che il cane fa pensieri coscienti di primo livello, non è quindi in grado di formulare un pensiero così complesso come il dispetto! Il cane sta manifestando un disagio, andando contro la sua natura, che gli imporrebbe il mantenimento dell'ambiente pulito.
Tra gli aspetti da tenere in considerazione ci sono:
Sono veramente moltissime le variabili da considerare. Soprattutto con cani adolescenti o adulti, sarebbe importante pulire senza farsi vedere dal cane, affinchè non capisca che il "messaggio" dal lui inviato sia stato colto e letto dal proprietario.
Completamente diversa è logicamente la situazione del cane anziano.
Subentrano patologie fisiche di caratura veterinaria, che potrebbero portare il cane ad essere incontinente o ad avere particolari necessità.
Un cane anziano va assistito, supportato, tutelato.
E' il momento in cui dimostrare tutto l'amore che proviamo nei suoi confronti.
C'è differenza fra maschi e femmine? In linea generale, sì.
Fermo restando la soggettività dell'individuo, possiamo dire che statisticamente il cane maschio, dato anche l'aspetto ormonale opposto alla femmina, è più portato al conflitto sociale, all'aspetto gerarchico, alla territorialità ed al controllo. Tutti elementi che possono portare il soggetto in questione a voler comunicare con il mondo anche attraverso la marcatura in casa.
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ERIKA STRIULLI ADDESTRAMENTO CANI ED ACCADEMIA FORMATIVA CINOFILA
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