Nei cani, anche la distruttività, come la maggior parte dei comportamenti difficili da gestire (vedi ad esempio il cane che non torna al richiamo o che fa i bisogni in casa), rappresenta un sintomo le cui cause vanno cercate ed indagate. Un cane che distrugge casa può essere un cane cane annoiato, un cane stressato con un elevato livello di endorfine o altro.
Raramente la distruttività si presenta come unico problema, di frequente è abbinato a bisogni in casa ed abbaio insistente. Il cane generalmente o distrugge casa, generalizzando l'ambiente, o distrugge particolari oggetti che hanno per lui un significato, ad esempio la propria cuccia, le scarpe o indumenti del proprietario, o mobili/oggetti consistenti.
Le cause principali sono due, e riguardano due aspetti fondamentali della vita del cane:
Potrebbero essere anche entrambe le cose. Supponendo una distinzione netta, i fattori da analizzare sono molteplici.
In questo caso il comportamento verrà manifestato dal cane prevalentemente in assenza del proprietario, ed è nel 90% dei casi figlio di due dinamiche realzionali diversa tra loro, ma molto simili nei sintomi: ansia da non controllo e ansia da separazione. L'ansia da non controllo, tra le due, è la più veloce da sistemare, poiché riguarda prettamente la patologia relazionale tossica che il cane sta vivendo con il proprietario, ma non un problema di caratura psichiatrica.
L'ansia da non controllo, quando tale, porta con sè altri aspetti caratteriali e, di conseguenza, comportamentali, che il cane manifesta anche in presenza del proprietario stesso, tra cui:
Il proprietario risulta essere ostaggio del cane, che in assenza del controllo del proprietario provvederà alla distruzione prevalente di oggetti o indumenti appartenenti al proprietario. L'ansia da separazione invece, molto più rara di quel che si possa immaginare, porta il cane a perdere completamente lucidità, ed è spesso legata ad una componente psichiatrica che necessita dell'intervento del veterinario comportamentalista, nel nostro caso la dott.ssa Francesca Marchiori. A differenza del primo caso, il cane distrugge letteralmente tutto, arrivando anche all'autolesionismi o a ferite importante causate dal raptus distruttivo. Il cane vive sempre in angoscia, con ansia e respiro accelerato.
Tale patologia comportamentale è stata da me riscontrata prevalentemente in cani da canile, o vissuti per strada, successivamente adottati e che poi hanno generato una relazione patologica morbosa con il proprietario, forse figlia di una forte mancanza passata, che genera un eccesso di attaccamento.
"Il cane distrugge casa perchè è stressato, non fa abbastanza attività". Quante volte l'abbiamo sentito dire? E' davvero così? La risposta è no, e trova le sue basi nella scienza.
Il livello endorfinico del cane viene tarato dal corpo a seconda dell'attività svolta e dalle ore di sonno garantite. Se l'attività è troppa, le endorfine salgono, portando spesso il cane fuorisoglia ed in condizione di iperattività, tipici esempi sono Border Collie, Pastore Belga Malinois, Australian Shepherd, Jack Russel, Pastori Olandesi, ossia tutte quelle razze che hanno alla base una nevrilità medio alta (ricordiamo che la nevrilità è una dote caratteriale genetica). Al contrario, se l'attività è troppo poca, le endorfine scendono drasticamente, portando il cane in una condizione di apatia, vedi Mastini, Molossoidi di grandi dimensioni, Pastori da Montagna, ossia cani dotati di nevrilità bassa e più propensi alla staticità.
Questo significa che è proprio lo stato endorfinico a determinare il comportamento del cane.
Il comportamento altamente distruttivo, che viene spesso abbinato ad uno status di iperattività, è da considerarsi - contrariamente a quel che si pensa - causato da una mancanza delle ore di sonno necessarie affinchè le endorfine siano contenute all'interno di livelli corretti, mantenendo il cane lucido ed in equilibrio. Un cane che non sa spegnersi, è un cane che non ha imparato a dormire e che non ha avuto - soprattutto da cucciolo - le ore di sonno adeguate.
Altro dato fondamentale è la gestione degli spazi interni l'abitazione. Non tutti i cani riescono a reggere il dover controllare continuamente molto spazio in assenza del proprietario, quindi potranno scaricare la frustrazione attraverso il movimento o attraverso l'uso della bocca, quindi distruggendo. Elemento altrettanto fondamentale è la mancanza di una routine che aiuti il cane ad indentificare quali sono i momenti di attività, e quali quelli di riposo, portandolo ad un'ansia costante che non gli garantisce serenità.
Un capitolo a parte, come sempre, lo merita il cucciolo.
Un cucciolo ha voglia di esplorare, se cresciuto nel modo giusto la curiosità gli appartiene. Usa la bocca per cercare di capire? Si. Armiamoci di pazienza, non è il cucciolo a dover imparare cosa mordere e cosa no (chiedereste ad un bambino di 7 mesi che gattona di non mettere le mani sulla corrente? potrebbe capirlo? o siete voi a starci attenti?). E' nostra responsabilità creare un ambiente sicuro, all'interno del quale il cucciolo non rompa oggetti o indumenti di valore, e soprattutto non abbia il rischio di ingurgitare qualcosa che potrebbe farlo stare male, o addirittura costargli la vita.
E' un cucciolo!!!!!!
Deve essere protetto e tutelato. L'uso della bocca sarà ancora maggiore dai 4 mesi in poi, ossia quando il cane inizia a cambiare i denti da latte per avviarsi alla dentatura definitiva da cane adulto. Da valutare masticativi assieme al veterinario di fiducia, utili per la necessità di masticare, ma soprattutto garantirgli una zona assolutamente sicura e limitata all'interno di casa.
Affrontare la distruttività nei cani richiede dunque un'analisi approfondita delle cause sottostanti, che possono variare dall'ansia da separazione a problemi di gestione quotidiana. È fondamentale comprendere che il comportamento distruttivo è spesso un sintomo di un disagio più profondo, che può essere legato a dinamiche relazionali con il proprietario o a una gestione inadeguata delle attività quotidiane del cane.
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ERIKA STRIULLI ADDESTRAMENTO CANI ED ACCADEMIA FORMATIVA CINOFILA
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